La terza edizione del Convegno Abitare la Terra, che si terrá il 22 aprile 2024 nella Casa dell’Architettura, organizzato dal OAR(*),   propone un’ampia riflessione sul concetto di bene comune e di diritto alla città, indagando tanto il significato di comunità quanto gli scenari della città contemporanea. Abitare oggi la Terra, affrontando le crisi climatiche, politiche e sociali del III millennio, riproponendo la centralità dell’essere umano e della conoscenza quali antidoti alle alterazioni di millenari equilibri che stanno generando sempre più evidenti conflittualità tra l’essere umano e l’ambiente che lo ospita. Il Coordinamento scientífico del Convegno è a cura di Daniela Gualdi, consulente OAR e Flavio Trinca, CTF OAR, responsabile percorso formativo Paesaggio.

Il Convegno è stato proposto nelle due precedenti edizioni dall’Ordine degli Architetti PPC di Roma e Provincia quale forma di partecipazione attiva all’evento – basato sul principio che tutti, a prescindere dall’etnia, dal sesso e dalla condizione economica, hanno il diritto etico a un ambiente sano, equilibrato e sostenibile – che, in occasione della Giornata Mondiale della Terra, le Nazioni Unite celebrano ogni anno il 22 aprile.

La prima edizione, basata sulla considerazione dell’impatto che l’Homo sapiens ha sull’equilibrio del pianeta, talmente significativo da fare definire Antropocene l’epoca geologica attuale, ha proposto, con il contributo di artisti, studiosi e progettisti, una riflessione sulla trasformazione dei modi di abitare la terra da parte dell’umanità nella storia e sulle difficoltà che il pensiero umano affronta nel presente e nell’immediato futuro.

Questa terza edizione del Convegno si svilupperà in tre sessioni di lavoro.

Nella prima di queste 3 sessioni, Ambiente, città e paesaggio Bene Comune, coordinata da Daniela Gualdi, interverranno:
– Marcelo Enrique Conti, Management ambientale e sostenibilità, Sapienza Università di Roma e membro de la RCAI;
– Giuseppe Scarascia Mugnozza, Forestazione e paesaggio, Università della Tuscia, Head of
the European Forest Institute’s Biocities Facility;
– Khalid Atlassi, Ministro Plenipotenziario dell’Ambasciata del Regno del Marocco;
– Ana Méndez de Andés, architetto e urbanista, Ph.D. Università di Sheffield,
che presenteranno, da diverse professionalitá, il concetto di beni comuni, che indica originariamente quei beni, quali le risorse naturali esauribili, dal cui utilizzo nessuno può essere escluso. La particolare forma di proprietà e di gestione degli stessi è comunitaria e pertanto non è né pubblica né privata, ma collettiva. Il “climate change” e la globalizzazione, richiedono che la democrazia rappresentativa degli Stati sostenga la tutela di tali beni, sia naturali che delle città, favorendo la prassi del “commoning”. L’attuale epoca del capitalismo finanziario vede la riduzione della qualità urbana e la mancanza di un disegno collettivo, favorendo i fenomeni di “gentrification”. In Europa sono molte le pratiche per la ridefinizione di uno spazio urbano che garantisca la qualità della vita in termini di localizzazione di residenze e servizi, di accessibilità e giustizia sociale.

Nella seconda sezione di lavoro si tratterà, sotto la coordinazione Flavio Trinca, la Rigenerazione Urbana vs. Diritto alla Città: Le trasformazioni urbane in atto, in particolare nelle città storiche, hanno determinato molte criticità poiché all’incremento dell’attrattività turistica non è corrisposta una equanime distribuzione della qualità di vita: non tutti i soggetti interessati ed i cittadini possono usufruire allo stesso modo dei processi di rigenerazione. Da più parti si levano critiche ad un modello di trasformazione, eccessivamente orientato verso criteri commerciali, che non propone soluzioni di sviluppo atte a fornire risposte alle esigenze sociali, mentre le periferie – urbane e territoriali – diventano sempre più “distanti”. La vera città, quella conflittuale, perde il suo senso se diventa solo uno scenario per i visitatori. Manca una politica chiara contro lo svuotamento urbano e la gentrificazione, per ritrovare la vera vita urbana. È importante tornare a considerare la città quale luogo d’interscambio sociale, con usi diversi e forme di relazione, anche innovative, di convivenza. Con gli interventi di:
– Daniela Ciaffi, Sociologia Urbana Politecnico di Torino, vicepresidente di “Labsus”;
– Juan Alayo, architetto e urbanista, IE School of Architecture and Design Madrid;
– Grazia Brunetta, architetto e urbanista, coordinatrice Responsible Risk Resilience Centre del Politecnico di Torino;
– Ombretta Caldarice, architetto e urbanista, Politecnico di Torino;
– Camilla Ariani, architetto, Ph.D in Pianificazione urbana e territoriale, Sapienza Università di Roma.

La terza sessione sará una tavola rotonda coordinata da Daniela Gualdi e Flavio Trinca, sul tema Abitare la terra nel III millennio, con gli interventi di:
– Paola Traverso, regista e dramaturga;
– Vincenzo Franceschini, produzione Il Gigante, TCC Teatro Cooperativa, Big Bang production;
– Roberto Privitera, fotografo;
– Francesca Zappacosta, collaboratore tecnico di ricerca in campo ambientale;
– Jordi Bellmunt, architetto e urban.sta, Biennale Internazionale del Paesaggio di Barcellona.
In questa sezione sono in programma anche due proiezioni:
– Clip tratta da “Storie di donne uomini e comunità”, di Paola Traverso e Vincenzo Franceschini, produzione Il Gigante, TCC Teatro Cooperativa, Big Bang production;
– Ricerca fotografica di Roberto Privitera sui borghi fantasma per la Tesi di Master II livello “OPEN: Architettura e rappresentazione del Paesaggio”, Università Roma Tre.

Vorremo chiudere con la frase scelta dall’Arch. Daniela Gualdi per definire il tema di questa III edizione del Convegno: “proporre di approfondire il significato, ovvero il senso umano, dell’Abitare la terra nel III millennio, nei difficili contrasti che il mondo oggi vive. Riproporre la centralità dell’essere umano, contrastando, con la conoscenza, il dominio politico-economico che ha portato alle alterazioni dell’ambiente e agli squilibri sociali che inevitabilmente hanno influito sui rapporti umani e sul pensiero culturale.
Ma per resistere è anzitutto necessaria una nuova antropologia, un pensiero nuovo che permetta di riconoscere il diverso da sé, perchè la storia dell’uomo ci ha già mostrato altre possibilità….” (1)

La Red de Científicos Argentinos en Italia, auspicia este evento no sólo por la participación de Marcelo Enrique Conti, miembro de nuestra red, sino también por la enorme importancia de los temas propuestos en esta y las dos precedentes ediciones de este Convegno que apuntan a una sociedad más justa e inclusiva.

(1) Arch. Daniela Gualdi “Presentazione del Convegno”

(*) OAR: Ordine degli Architetti di Roma, Casa dell’Architettura, piazza Manfredo Fanti 47, Roma

Links:

Bonus
Convegno Abitare la Terra del 28 maggio 2021

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